FINALITÀ
Si vuole riscoprire e riproporre l’antica vocazione di questo ultimo
lembo di Romagna: la vocazione alla ospitalità, sentita in modo profondo
e religioso; grazie ai suoi “Grandi Spiriti”. Non si accoglie il turista,
ma l’ospite mandato da Dio, accolto nel gioioso momento della convivialità.
IMMAGINE
L’immagine nella parte sovrastante è relativa all’800 Festival di Saludecio.
Nella parte sottostante, la conchiglia richiama lo stemma municipale e,
con esso, la profonda unione, antica e recente, con Santiago di Compostella:
tale unione è dovuta ai quattro pellegrinaggi fatti dal beato Amato Ronconi,
di Saludecio, nel secolo XIII, in quelle terre. La conchiglia, infatti,
è il simbolo distintivo dei pellegrini di ritorno da Compostella.
METODOLOGIA
La mensa del pellegrino sarà imbandita con cibi essenziali, genuini, abbondanti
e fortemente simbolici: zuppa di cereali e di legumi, pane, uova sode,
formaggio, porchetta con insalata, ciambella, acqua e vino. Il tutto ad
una cifra modica concordata con il municipio in occasione della festa.
Con il dialogo e con l’apposito materiale documentario, si danno notizie
agli ospiti sulla tradizione del paese, sulla sua illustre storia, sui
suoi “Grandi Spiriti” per congiungere al godimento dei cibi anche quello
della cultura, non meno gradito.
PROGRAMMA:
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