La scrittura in classe
TRE ANNI CON SILVIA
Racconti e Poesie
Classe III C
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Cari lettori siete pronti a leggere questo libro?
Noi bambini della terza C, quest’anno abbiamo fatto un libro pieno dei nostri lavori: testi, pensieri, disegni trovati in uno scarabocchio.
Lo abbiamo costruito con Silvia con alcuni dei lavori svolti li con lei fin dalla classe prima.
È bellissimo, è un capolavoro.
[...] Chi lo legge sarà felicissimo, perché vi sono emozioni, ispirazioni e, anche lui diventerà un poeta.
[...] Questo libro vuol dire ai piccini e ai grandi che devono sforzarsi per raggiungere grandi risultati.
Ma ora non ci soffermiamo oltre e giriamo pagina.
Buona lettura!
Noi alunni della III C
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Presentazione
Ho avuto la fortuna, in queste prime tre classi della scuola primaria, di essere affiancata nel mio lavoro dall’esperta, poetessa Silvia Bernardi e applicare il suo metodo con i miei alunni.
Gli incontri hanno avuto una cadenza settimanale da novembre a giugno.
La classe numerosa e molto vivace non vedeva l’ora che arrivasse Silvia per cimentarsi nei lavori impegnativi, ma nello stesso tempo divertenti, che venivano loro proposti.
Qualcuno, dopo un avvio incerto, ha partecipato attivamente e pienamente socializzato.
Efficacemente stimolati dal nuovo metodo basato sull’ideazione e sulla creatività, hanno lavorato con prolungato impegno, ottenendo un ottimo risultato.
La forte motivazione alla narrazione, sia verbale sia scritta, li ha portati a voler comunicare i propri vissuti: esperienze, emozioni, stati d’animo..., valorizzando massimamente la comunicazione scritta che di solito viene vissuta come imposizione faticosa ed ardua.
Siamo riuscite a immettere il bambino, in modo giocoso e ludico, nella struttura del racconto e a fargli prendere coscienza che è lui l’autore della narrazione.
Gli alunni, sia come gruppo classe sia a piccoli gruppi, hanno ideato diversi racconti.
Dalla narrazione siamo passate ad esaminare il testo poetico.
Fatto rilevante e singolare, conseguente alla costante e intensa comunicazione delle liriche dell’esperta, gli alunni, spontaneamente, hanno iniziato a scrivere quelle che per loro sono “poesie”; alcune di esse lo sono veramente e colpiscono per la freschezza e, talora, per la profondità.
Questa nuova metodologia, oltre ad avere un’ampia e globale apertura verso tutte le aree disciplinari, mi ha indicato una nuova “didattica” della lingua italiana ed ha inciso fortemente sulle capacità espressive di ogni singolo alunno e sulla socializzazione di tutta la classe.
La sottoscritta ha imparato ad apprezzare il nuovo modello di scrittura vivendo insieme ai bambini questa esperienza e lavorando con loro praticamente.
Il presente libro, frutto di laborioso impegno, non può essere fine a se stesso, ma diventerà il nostro libro di lettura nei futuri anni della scuola primaria.
L’insegnante
Antonietta Li Pizzi
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Introduzione
Come appassionare ed educare i bambini alla lettura e alla scrittura visto che l’alfabetizzazione nelle prime classi elementari è per loro una grande fatica mentale?
Questa problematica non risolta può decidere del futuro atteggiamento dell’adulto nei confronti del sapere, della cultura più in generale e, quindi, della qualità della sua stessa vita.
Questo interrogativo se lo è posto con serietà e impegno professionale, dopo vent’anni di insegnamento nell’area matematica, l’insegnante Antonietta Li Pizzi.
Venuta a conoscenza del nuovo modello pedagogico da me elaborato, mi chiedeva, in modo accorato, aiuto.
Ben volentieri accettavo la richiesta cosicché, ancora una volta, potevo felicemente verificare la metodologia messa a punto. In essa al centro è posta l’attività ideativa, inventiva, immaginativa ed espressiva dell’alunno.
Le pagine espongono parte del lavoro didattico svolto nell’arco delle tre classi e sono un saggio di quanto i bambini, se guidati, possano produrre. L’attività, in ogni sua fase, era svolta in classe.
A momenti di rigoroso impegno personale seguivano momenti di scambio e di socializzazione dei risultati. Diversi testi poetici possono suscitare seria perplessità sull’autenticità dell’autore e indurci a non credere che gli scritti siano stati composti dai bambini: per questo motivo, insieme all’insegnante, ho costantemente vigilato che fossero fatti in classe e ho conservato gli originali.
I componimenti, corretti grammaticalmente insieme alla maestra, nel contenuto non venivano minimamente modificati. Lo svolgimento delle narrazioni era proposto, di volta in volta, dai singoli scolari e deciso con voto a maggioranza.
È stata una felice scelta quella di proporre, come protagonisti dei racconti, gli animali: questi, da sempre, per i bambini sono i soggetti più adatti e naturalmente predisposti per proiettare i contenuti del loro immaginario e del loro vissuto.
Non sembri ripetitivo il filo conduttore delle varie trame: l’amicizia è per il bambino il valore più importante.
Gli scritti documentano il gioioso entusiasmo e la viva partecipazione degli alunni che, senza avvedersene, prolungavano notevolmente i tempi dell’applicazione allo scrivere. Inoltre mostravano una vivace fierezza, perché consapevoli dell’importanza di quanto andavano costruendo.
La metodologia della narrazione, segmento significativo della nuova pedagogia da me elaborata, La Didattica del Villaggio è illustrata in apposito volume, Il bambino narratore, di prossima pubblicazione. In esso raccolgo i racconti prodotti dai bambini in applicazione alla medesima.
Al lettore chiedo solamente di accogliere il lavoro con curiosità ed empatia per gustarsi, come dono, la bella fatica dei nostri amati bambini.
L’esperta
Prof.ssa Silvia Bernardi
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Copyright © by Scuola e Società All Right Reserved. Pubblicato su: 2013-10-03 (1545 letture) [ Indietro ] |